mercoledì 10 ottobre 2012

Esponendo delle ragioni


Dunque dopo lunga e difficoltosa gestazione il blog sembra davvero partito. Per chi non conosce i retroscena questa sembra una cosa da niente ma per chi ne ha seguito la nascita (numero stimabile in quattro persone compresi gli autori) è stato un evento di un certo rilievo.


Prima di partire per Stoccarda dove andrò ad abusare di sostanze alcoliche giocandomi le prime due settimane di dieta vi sparo un'altro bell'articoletto di considerazioni insensate al limite della masturbazione mentale.
Immagine di repertorio a scopo illustrativo del viaggio prossimo venturo

Visto che teoricamente in questo blog si dovrebbero recensire cose vi lascio con una promessa da marinaio, quando torno vi recensisco qualcosa, qualsiasi cosa anzi per inciso raccolgo preferenze e richieste. Detto questo passiamo ad esporre delle ragioni.

Cos'è per me un blog e perché un blog. 
Un blog, per come lo vedo io è un puro atto di presunzione. Passo ad argomentare : Tralasciando i blog specifici di un certo argomento, che sono una controparte digitale di un giornale o di una rubrica specialistica, i blog generici sono essenzialmente la controparte di un diario. Sostanziale differenza rispetto ad un diario è sostanzialmente il fatto che sia di pubblico accesso. Per quanto riguarda un diario uno può più o meno aver piacere che altre persone leggano i suoi pensieri il blog nasce per essere letto, e qui arriva la presunzione: perché a qualcuno dovrebbe interessare quello che penso? Per quel che mi riguarda io non ritengo che la gente possa essere interessata a quello che penso e quindi 

Perché scrivere su un blog? 
Molto semplice sono un egocentrico con vaghe tendenze all'esibizionismo quindi DEVO dire a chiunque quello che penso. Ma come la mettiamo con la memoria della rete? Problema dell'era di internet è che la rete non dimentica, mai. 

Quindi come affrontare l'idea di scrivere qualcosa che potrebbe riproporsi come gli iconici anolini di natale dopo uno sconvolgimento gastrico? 
 Per rispondere a questa domanda citerò una frase di me stesso dopo che ho riletto un mio vecchio blog (eh, che volete? Ve l'ho detto che sono egocentrico!) 

"Anche nell'era digitale può capitare di aprire un cassetto e trovare un vecchio diario, cominciare a sfogliarlo e fare conoscenza con il sè stesso che si era. Solo, magari come nel mio caso il cassetto è internet e il diario è il mio blog abbandonato da tre anni o poco più. Questo blog è stato per un certo periodo un'importante contenitore di pensieri, emozioni e storie. Era piuttosto frequentato da molti amici decisamente attivi, e rileggerlo è stato un bizzarro tuffo nel passato (dal 20/07/2005 al 16/04/2007)"

2 commenti:

  1. Gran bel post.
    Condivido il discorso sulla presunzione ahah

    Per quanto mi riguarda già so che se tra qualche anno, ma pure meno, mi ritroverò a rileggere il mio blog probabilmente mi autoflagellerò xD

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